31 Marzo 2023

Acquisti Verdi nella Pubblica Amministrazione


Per fare un tavolo, ci vuole il legno…per fare il legno, ci vuole l’albero…

Mai un percorso di filiera e tracciabilità sembra così lineare (N.B. il testo della canzone porta la firma di G. Rodari, uno che con le parole ci sapeva fare).

Sì, ma quale legno? Geppetto è la dimostrazione che a partire dalla scelta del giusto ceppo, avremmo potuto leggere un’altra storia e non avremmo mai conosciuto Pinocchio. Anche Silvia Ferri nei suoi ultimi articoli si interroga su quanto sia utile, di fronte allo scaffale di un supermercato, conoscere cosa è bio e cosa non lo è, e quindi l’importanza delle certificazioni. Quali informazioni guarda il consumatore per orientare le proprie scelte di acquisto e consumo?

È certo e ribadito che esista nella società una crescente domanda per il miglioramento in senso ambientale dei prodotti e servizi, a cui corrisponde una crescente domanda di informazioni certe e attendibili. Il concetto di consumo è in continua evoluzione e affianca, oltre alla dimensione economica, anche le implicazioni sociali e ambientali. Nel complesso ed eccitato sistema dei media, la selezione dei dati che realmente interessano è una grande sfida e la diffusione di sistemi di certificazione ed etichettatura possono essere d’aiuto. Diventano importanti le certificazioni, come strumenti che forniscono informazioni sulla performance ambientale complessiva o su un aspetto specifico di un prodotto o processo. Così importanti che il miglioramento del sistema di etichettatura rientra negli obiettivi delle diverse azioni di policy della commissione europea nell’ambito del pacchetto dell’economia circolare.

La certificazione PEFC

È di fondamentale importanza che chi utilizza materie prime di origine forestale per il proprio prodotto si ponga il problema della provenienza e della sostenibilità della carta o del legno. La certificazione di gestione forestale sostenibile PEFC garantisce che le foreste possano produrre materie prime senza che le stesse siano distrutte nel lungo periodo. La certificazione è un meccanismo che si avvale della verifica sul campo da parte di organismi terzi che garantiscono la conformità a standard riconosciuti a livello internazionale.

Esiste la necessità da parte dei proprietari e dei gestori forestali di avere a disposizione uno strumento attendibile e credibile per dimostrare che il legno proviene da foreste gestite in modo sostenibile. Questo strumento è la certificazione di gestione forestale sostenibile.

GPP – Green Public Procurement

Inoltre le certificazioni diventano determinanti nelle procedure di acquisto verde per la pubblica amministrazione GPP – Green Public Procurement, definito dall’Europa (Commissione Europea 2008) come un processo attraverso il quale le autorità pubbliche cercano di procurarsi beni, servizi e lavori con un impatto ambientale ridotto per tutto il loro ciclo di vita se confrontati con beni, servizi e lavori con la stessa funzione primaria che altrimenti verrebbero procurati.

Con il nuovo Codice appalti (D.lgs 50/2016) il GPP è diventato obbligatorio, specificando per le diverse categorie merceologiche per esempio arredo urbano, edilizia, rifiuti, carta ecc. quali siano i criteri verdi (CAM : Criteri Minimi Ambientali) nei bandi di gara. Pertanto, avere una certificazione ambientale o meno fa la differenza, rispetto alla definizione dei criteri premianti in sede di gara.

Allora il ruolo delle amministrazioni pubbliche diventa strategico. Tuttavia, dai recenti dati dell’ultimo rapporto di monitoraggio CAM dei comuni virtuosi, emerge una scarsa consapevolezza rispetto alla partita del consumo critico applicata alle istituzioni locali e un’implementazione sistemica del GPP.

Al di là dei vincoli normativi e delle difficoltà nella burocrazia con cui la Pubblica amministrazione deve confrontarsi, la sfida è culturale, perché acquistare verde significa concretamente spendere meglio e molto spesso spendere meno.

Photo by Logan Zillmer